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Il 13 luglio 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 101 del 2024 di conversione del decreto agricoltura (decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale).
Il testo normativo introduce, tra le altre, importanti novità per il settore agricolo, prevedendo in particolare l'introduzione di diverse misure rilevanti in ambito fotovoltaico.
All'art. 5 sono previste disposizioni finalizzate a limitare l'uso del suolo agricolo. Vi si legge che:
1) gli impianti a terra, con l’eccezione degli agrovoltaici elevati, saranno consentiti in questo tipo di aree, solo in caso di revamping di FV esistente, cave e miniere dismesse o discariche a fine vita; aree di pertinenza delle concessioni ferroviarie, aeroportuali e autostradali; internamente a zone industriali; realizzazione di Cer o di iniziative legate al Pnrr;
2) al secondo comma, è invece previsto come le limitazioni non si applichino ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore del decreto, sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative, comprese quelle di valutazione ambientale;
3) all'articolo 5, comma 2 bis è poi disciplinata la durata dei contratti di concessione del diritto di superficie su terreni ricadenti nelle aree di cui all'articolo 20, comma 1, lettera a): tale durata non può essere inferiore a sei anni, decorsi i quali i contratti sono rinnovati per un periodo di ulteriori sei anni.
4) i commi 2-ter e 2-quater dell’art. 5, riguardano invece “il reddito derivante dalla produzione e cessione di energia elettrica e calorica di impianti FV con moduli a terra": tali disposizioni si applicheranno agli impianti entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2025.
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