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p-1-cu-atto-rep-n-67-7giu2024
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Il 7 Giugno 2024, con il via libera da parte della Conferenza Stato-Regioni, è stato approvato il Decreto “Aree idonee” che stabilisce i criteri per la realizzazione di impianti rinnovabili, i limiti e soprattutto le aree sulle quali sarà possibile installare le fonti rinnovabili.
Spetterà alle Regioni e alle Province autonome individuare:
- le aree idonee: con iter autorizzatorio accelerato ed agevolato;
- le aree non idonee: le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impianti secondo le modalità stabilite dal paragrafo 17 e dall’Allegato 3 delle linee guida;
- ordinarie: le superfici e le aree diverse da quelle delle lettere a) e b) e nelle quali si applicano i regimi autorizzativi ordinari di cui al decreto legislativo n. 28 del 2011 e
successive modifiche e integrazioni;
- aree nelle quali è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra ai sensi dell’articolo 20, comma 1-bis, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.
Il Provvedimento indica inoltre agli enti locali una serie di criteri per individuare o escludere l’idoneità delle aree per esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell’aria e dei corpi idrici e fissa per ogni regione gli obiettivi di nuova potenza rinnovabili anno per anno, dal 2021 al 2030.
Le Regioni potranno, quindi, stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto, proporzionata al bene oggetto di tutela, fino a un massimo di 7 chilometri.
Tali vincoli non si applicheranno agli impianti già esistenti e ai loro rifacimenti.
Ora il Decreto dovrà essere emanato dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Le Regioni e Province autonome avranno quindi 180 giorni di tempo per definire la mappa delle suddette aree idonee e di quelle non idonee
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